Area specialistica

La chirurgia plastica comprende la chirurgia ricostruttiva, il trattamento delle ustioni, la chirurgia della mano e la chirurgia estetica. Le chirurghe e chirurghi plastici trattano difetti congeniti, la perdita cutanea e di tessuto causata da infortuni o malattie e provvedono all’ottimizzazione estetica. Sono inoltre attivi nell’insegnamento, nella ricerca e nei progetti umanitari.
 

Le sottoaree della chirurgia plastica

  • Chirurgia ricostruttiva
    La chirurgia ricostruttiva si occupa di difetti e deformità congenite nonché della perdita cutanea e di tessuto causata da infortuni, ustioni, rimozione di tumori o malattie. L’obiettivo primario è il ripristino della funzionalità e dell’integrità fisica.
     
  • Trattamento delle ustioni
    Anche il trattamento di lesioni da ustione è una specialità della chirurgia plastica. In Svizzera esistono due centri per pazienti gravemente ustionati, uno a Zurigo e uno a Losanna.
     
  • Chirurgia della mano
    La chirurgia della mano è un elemento importante della formazione e dell’attività quotidiana delle chirurghe e dei chirurghi plastici. Gran parte degli interventi di emergenza consiste nel trattamento di lesioni della mano.
     
  • Medicina e chirurgia estetica
    La chirurgia estetica o cosmetica mira all’ottimizzazione dell’aspetto esteriore. Comprende sia la correzione dei segni dell’età sia il miglioramento di alterazioni congenite o sorte durante lo sviluppo fisico. 

La chirurga o il chirurgo plastico è l’unica/o chirurga/o estetica/o riconosciuta/o e certificata/o dallo Stato che ha seguito corsi di perfezionamento corrispondenti.
 

Lo sviluppo della chirurgia plastica

Dalla fine della Seconda guerra mondiale, la chirurgia plastica si è sviluppata rapidamente per vari motivi: una migliore conoscenza dell’anatomia, l’ulteriore sviluppo delle tecniche anestetiche, la lotta contro le infezioni a seguito degli interventi, lo sviluppo della microchirurgia e i nuovi strumenti. Non da ultimo, le richieste sempre più frequenti da parte del pubblico hanno contribuito alla possibilità di trattare problemi sempre più complessi attraverso la chirurgia plastica.
 

Progetti umanitari

Le chirurghe e i chirurghi plastici sono attivi anche nell’insegnamento e nella ricerca. Molti progetti e programmi umanitari sono guidati e sostenuti da chirurghe e chirurghi plastici, ad esempio per il trattamento di NOMA, ulcera di Buruli, lebbra, ustioni, labbro leporino ecc.

Nel nostro blog sono disponibili maggiori informazioni su quest’area specialistica.